Luciano Cacciò


Luciano Cacciò è nato ad Ancona nel quartiere Guasco il 24 Febbraio 1926. Dopo gli studi classici si trasferisce nel 1946 a Milano, dove segue i corsi universitari di Giurisprudenza. Nel 1954 entra nel giornalismo professionale a l’Unità e per conto di questo quotidiano svolgerà nel tempo una serie di attività seguendo la politica estera e soprattutto i problemi culturali. Nel 1961, trasferitosi a Roma, pubblica un romanzo, “Soldato a metà”, che arriva in finale al Premio Viareggio come opera prima. Al suo interesse letterario – che proseguirà nella sua professione giornalistica- segue quello artistico, con le prime opere su carta realizzate nel 1969. Nel 1970 Cacciò stringe amicizia con Sebastian Matta, che lo inciterà nella pittura e presenterà la sua prima mostra personale nel 1971 ad Orvieto. Da quella prima esperienza, Cacciò ha iniziato una costante attività di pittore con una nutrita serie di mostre personali, partecipando anche a numerose collettive in Italia ed all’estero. Molti critici d’arte, scrittori e uomini di cultura, si sono interessati al suo lavoro, fra cui Giulio Carlo Argan, Vito Apuleio, Dario Micacchi, Antonello Trombadori, Filiberto Menna, Antonio Del Guercio, Enrico Crispolti, Giorgio Di Genova, Enzo Bilardello, Paolo Volponi, Alberto Bevilacqua, Franco Solmi, Mario Lunetta. Nel 1978 Cacciò terrà la sua prima mostra personale all’estero, che circolerà da Colonia a Stoccarda a Monaco di Baviera. Nel 1979 espone a Parigi, presso il Centro Olivetti. Negli anni Ottanta la sua maturazione pittorica si esprime nel ciclo “Le terre trovate”, che, presentato da Argan, viene esposto ad Amsterdam, Belgrado, Zagabria e Bucarest. Alcuni dipinti di Cacciò sono stati utilizzati da Carlo di Carlo nel film “Per questa notte” (1979). L’artista è stato segnalato nel Bolaffi da Franco Solmi per la grafica (1978), e da Filiberto Menna per la pittura (1984). Luciano Cacciò è morto a Roma nel Luglio 2003: stava lavorando al nuovo ciclo “Le lusinghe dell’informale”, rimasto incompiuto.